Treno deragliato, 4 operai sorpresi a lavorare nell'area sequestrata vicino al 'punto zero': "Effettuavano rilievi". Rfi: "Divieti poco visibili"

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Quattro operai con pettorine di Rete Ferroviaria Italiana sono stati sorpresi dalla polizia stamani a Pioltello a un centinaio di metri dal «punto zero» della linea Cremona-Milano dove giovedì scorso è deragliato il treno 10452, provocando 3 morti e 46 feriti.





I quattro operai si trovavano all'interno dell'area posta sotto sequestro dalla magistratura e per questo sono stati accompagnati in Questura per essere identificati. Nei loro confronti potrebbe scattare una denuncia per violazione di sigilli.

I TESTIMONI: "EFFETTUAVANO RILIEVI" Secondo quanto riferito da fonti della polizia e da alcuni testimoni, gli operai stavano effettuando rilievi con uno strumento. Sono in corso accertamenti per capire che tipo di macchinario avessero e per cosa servisse. La polizia intende verificare se si tratti di veri operai di Rfi o se invece indossassero soltanto pettorine dell'azienda. Non hanno fornito spiegazioni.

DENUNCIATI GLI OPERAI SORPRESI NELL'AREA SOTTO SEQUESTRO I quattro dipendenti di Rete Ferroviaria Italiana trovati nell'area dell'incidente ferroviario di Pioltello sono stati denunciati per violazione dei sigilli. Il materiale che avevano con loro è stato sequestrato. Lo ha reso noto la Polizia.

RFI: "OPERAI INAVVERTITAMENTE IN ZONA SEQUESTRATA" «Gli operai, non avendo la percezione dei confini dell'area sequestrata, non visibilmente segnalati, li hanno superati inavvertitamente. In ogni caso, i tecnici non hanno mai invaso luoghi o aree recintate e non avevano alcuna volontà o intenzione di superare i limiti imposti dalla magistratura». È quanto fa sapere Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) a proposito della denuncia di due propri addetti sorpresi nell'area sequestrata dopo il deragliamento del treno nella stazione di Pioltello. (segue)


RFI: "SPESSORI IN LEGNO NON PREVISTI" «L'utilizzo di spessori in legno non è previsto dalle normative tecniche e dai protocolli operativi di Rete Ferroviaria Italiana»: è quanto fa sapere la stessa Rfi a proposito dello spessore al di sotto di una rotaia che appare nel luogo dove è avvenuto il cedimento di un binario e il deragliamento del treno nei pressi della stazione di Pioltello. Rete Ferroviaria Italiana ribadisce che «le cause dell'incidente di Pioltello sono attualmente oggetto delle indagini degli inquirenti, che determineranno la dinamica e le cause del deragliamento».

Rfi sottolinea, inoltre, che «le attività manutentive devono essere eseguite secondo procedure e metodologie operative di lavoro codificate all'interno del Sistema di Gestione della Sicurezza di Rfi, complesso di regole interne emanate in accordo alla normativa tecnica di settore, al quadro normativo italiano di sicurezza ferroviaria e dotato di certificazione di parte terza sia volontaria che obbligatoria».

«Nell'ambito del miglioramento continuo dei livelli di sicurezza e prestazionali - prosegue Rfi - l'utilizzo del legno, materiale che ha accompagnato la storia delle ferrovie fin dalla nascita, e che tuttora viene utilizzato in tantissime linee di reti ferroviarie nel mondo, è stato sostanzialmente abbandonato in Italia e limitato a pochissimi casi comunque codificati».
Rfi, infine, conferma «la propria fiducia nell'operato degli inquirenti, ai quali continua ad assicurare la più ampia disponibilità e collaborazione, per la verifica di tutte le ipotesi circa le cause del gravissimo incidente di Pioltello».

Ultimo aggiornamento: Sabato 27 Gennaio 2018, 18:39
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