Alberto Scagni, condannato per l’omicidio della sorella Alice a 24 anni e 6 mesi di reclusione, è stato massacrato in carcere da due detenuti. La sua vicenda sta facendo molto discutere, specialmente dopo la tragedia di Giulia Cecchettin. Sull'argomento sono intervenuti i genitori del 43enne, in un'intervista al Corriere della Sera.
Le parole dei genitori
Antonella Zarri e Graziano Scagni hanno voluto raccontare il loro dramma: «Uno Stato che lascia massacrare per due volte consecutive un detenuto e che non fa nulla per proteggerlo, destinandolo alla morte certa, non è uno Stato civile, degno di questo nome. Nostro figlio prima o poi verrà ucciso. A noi, già privati di due figli, non resta che dedicarci al nostro nipotino Alessandro, che ha perso sua madre e che merita tutto l’amore del mondo».
Antonella Zarri ha dichiarato: «Ci stupisce che ci si stupisca che lo Stato consenta simili crudeltà. È chiaro che lo si vuole abbandonare al suo destino, lasciando che sia ucciso da altri detenuti.
Infine, è intervenuto anche Graziano Scagni: «Prima era stato messo in cella con l’arciere di Genova che ha ammazzato con una freccia il peruviano Javier Miranda Romero, poi con un energumeno rumeno. Ora lo lasciano aggredire da 4 magrebini sotto i fumi dell’alcool. Sembra quasi un massacro su commissione. Speriamo che Alberto venga posto in condizioni di sicurezza. A noi non resta che dedicarci al nostro adorato nipotino».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Novembre 2023, 18:50
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