Covid, AstraZeneca ritira l'autorizzazione del vaccino in Ue e risponde alle accuse: «Non c'è più stata domanda»

AstraZeneca ritira l'autorizzazione del vaccino in Ue. A dirlo è azienda anglo-svedese: «Considerata la quantità di vaccini disponibili ed efficaci per le nuove varianti di Covid-19, non c'è più stata domanda per il vaccino Vaxzevria che di conseguenza non è più stato prodotto né distribuito. Non prevedendo quindi una futura domanda» per il prodotto, si legge in una nota affidata all'Adnkronos Salute. «AstraZeneca ha pertanto deciso di ritirare l'autorizzazione all'immissione in commercio per Vaxzevria all'interno dell'Ue», precisa l'azienda.

La decisione

La decisione di AstraZeneca arriva pochi giorni dopo l'ammissione in documenti giudiziari, nel corso di un procedimento legale a Londra. Il colosso farmaceutico è stato citato in giudizio in una class action per il suo vaccino sviluppato con l'Università di Oxford. Gli avvocati sostengono che il farmaco avrebbe prodotto un effetto collaterale. AstraZeneca contesta le accuse ma ha accettato, in un documento legale presentato all'Alta Corte di Londra a febbraio, che il suo vaccino anti-Covid «può, in casi molto rari, causare Tts», una trombosi con sindrome da trombocitopenia. Cinquantuno casi sono stati depositati presso l'Alta Corte, con vittime e parenti che chiedono danni per un valore stimato fino a 100 milioni di sterline.

La lettera

In una lettera di risposta inviata nel maggio 2023, AstraZeneca ha detto agli avvocati di Scott di non accettare che la Tts sia «causata dal vaccino a livello generico». Tuttavia, «è ammesso che il vaccino AZ possa, in casi molto rari, causare Tts. Il meccanismo causale non è noto» e «inoltre, la Tts può verificarsi anche in assenza del vaccino AZ (o di qualsiasi vaccino). Il nesso di causalità in ogni singolo caso sarà oggetto di prova da parte di esperti». AstraZeneca ha sottolineato in ogni caso che le informazioni sul prodotto relative al vaccino sono state aggiornate nell'aprile 2021, con l'approvazione dell'autorità di regolamentazione del Regno Unito, per includere «la possibilità che il vaccino AstraZeneca-Oxford possa, in casi molto rari, essere un fattore scatenante per la Tts».