Mattia Stanga, da TikTok a Sanremo: «Sogno di condurre il Festival. Se mi chiamano influencer sembro privo di talento»

Tra i suoi prossimi obiettivi c'è il cinema e una laurea in Storia dell'arte

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di Serena De Santis

Tutti lo conoscono e chi non lo conosce è solo perché non ha i social. Con i suoi video ironici che hanno sempre raggiunto milioni di visualizzazioni in poco tempo, Mattia Stanga è diventato il re di TikTok e di Instagram. Il suo nome è diventato una garanzia ormai, tanto da essere stato scelto per condurre il Prima Festival di Sanremo di quest'anno dopo il successo ottenuto dal suo programma televisivo andato in onda su Sky dal titolo Stanga in the Sky.

Il 26enne di Brescia è ambizioso e sogna in grande, avendo come obiettivo quello di approdare un giorno al cinema e, chissà, anche quello di condurre la kermesse della musica italiana. «Quando mi sono lanciato su TikTok volevo dedicarmi a qualcosa cosa che mi facesse star bene - ha spiegato - e non ho avuto dubbi: avrei fatto comedy».

 

«I social? Una scomessa vincente»

A differenza di tutti gli altri creator, che solitamente approdano sui social durante l'adolescenza, Mattia Stanga ha sperimentato le piattaforme online soltanto qualche anno fa, durante la pandemia. In un'intervista rilasciata a Repubblica, ha spiegato di aver «iniziato per noia durante il lockdown, senza alcun tipo di seguito. È nato tutto per divertimento e ancora oggi continuo per lo stesso motivo». Solo che oggi è diventato un vero e proprio lavoro. 

«Sono consapevole di essere fortunato. È un lavoro diverso da quelli a cui siamo generalmente abituati, ma finalmente se dico alle persone che faccio il content creator loro mi capiscono - ha dichiarato Stanga - i pregiudizi però non mancano lo stesso: se hai tanto seguito ti viene subito affibbiata l’etichetta di influencer e vieni percepito come una persona priva di talento. Questa cosa mi sta stretta». Fare il tiktoker come lavoro, quindi, non sembrebbe essere così facile come si pensa. «Può esserlo se sei portato - ha chiarito Mattia - se ti piace stare in mezzo alle persone e comunicare a un grande pubblico. Altrimenti può diventare il lavoro più difficile del mondo». 

La conduzione di Prima Festival

«Sono state due settimane intense, quasi non dormivamo mai.

Era un continuo di interviste, prove, incontri. È stato impegnativo, ma è anche l’esperienza più bella che abbia fatto finora», ha detto il content creator facendo riferimento alla conduzione di Prima Festival di Sanremo.

Il 26enne non ha mai nascosto ai suoi follower di essere andato da uno psicoterapeuta dopo aver saputo della scelta presa da Amadeus. «Dopo la chiamata di Amadeus, nel giorno della mia laurea, ero estremamente felice, ma sono stato anche assalito dalla paura paralizzante che qualcosa potesse andare storto. Non mi era mai capitato di stare così male - ha spiegato il ragazzo - a quel punto mia mamma, a cui confido tutto, mi ha detto: ‘È una cosa bella e devi godertela. Facciamoci aiutare’. Da allora ho iniziato un percorso di psicoterapia che porto avanti tuttora».

Una scelta che ha voluto condividere con il suo pubblico online, nella speranza di sensibilizzare l'importanza di rivolgersi a un esperto nei momenti del bisogno. «Io stesso in passato ero convinto che lo psicologo fosse utile solo nei casi più critici. Invece non è così e ci tenevo a far vedere che è normale chiedere aiuto quando la nostra mente prende il sopravvento e che prendersi cura di se stessi è una cosa bella - ha detto - poi è chiaro che non posso esortare tutti ad andare in terapia, perché bisogna rendersi conto che tanti non possono permetterselo».

I progetti futuri

Tra i suoi progetti, c'è quello di approdare sui grandi schermi e di salire sul palco dell'Ariston come conduttore. A tal proposito, ha detto: «Che sogno. Sicuramente mi farei affiancare da una mia cara amica, Cecilia Cantarano, quindi alla conduzione saremmo due comici social. Poi come ospiti vorrei assolutamente Laura Pausini, ma anche molti artisti internazionali. Penso a dei nomi folli, come quelli di Britney Spears e Adele».

Ma, nella sua lista, c'è anche l'idea di riprendere gli studi all'Università, conseguendo magari una laurea in Storia dell'Arte. «Ho già una laurea in Economia che, sono sincero, ho preso solo perché dopo il liceo ero molto indeciso e mi sono buttato. Ci ho messo più anni del previsto a finire gli studi - ha concluso Mattia Stanga - ma ce l’ho fatta. Adesso che ne ho la possibilità vorrei prendermi del tempo per studiare qualcosa che mi piace. Almeno quando visito i musei posso fare bella figura».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Aprile 2024, 15:04
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