Denise Pipitone, mamma Piera Maggio a Chi l'ha visto: «Sconvolta per le microspie trovate in casa, voglio la verità»

La mamma di Denise ha trovato delle microspie collegate alla rete elettrica

Denise Pipitone, mamma Piera Maggio a Chi l'ha visto: «Sconvolta per le microspie trovate in casa, voglio la verità»

di Cristina Siciliano

Federica Sciarelli ha aperto la puntata di Chi l'ha visto di mercoledì 8 maggio con le novità che riguardano il caso di Denise Pipitone. La  piccola di 4 anni è scomparsa nel nulla da Mazara del Vallo nel 2004. Piera Maggio, la mamma della piccola Denise, ha trovato delle microspie collegate alla rete elettrica e lei sospetta siano state installate proprio nei giorni successivi alla misteriosa sparizione della bambina. Il ritrovamento ha sollevato dubbi su un possibile coinvolgimento di enti governativi o privati e sulla trasparenza delle indagini condotte fino ad oggi.

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«Piera è andata dai carabinieri che hanno sequestrato queste microspie - ha spiegato l'inviata Chiara -. Nel pomeriggio è arrivato è decreto di convalida. Ora si tratta di capire se sono funzionanti e quando sono state emesse».


Le parole di Piera Maggio

«Una microspia era nell'androne di casa e l'altra era nel famoso garage in cucina - ha spiegato Piera Maggio -.

Erano collegate alla rete ed erano caldissime. Ovviamente non sappiamo cosa c'era dietro però mi ha scosso tanto perché dopo 20 anni trovarsi le cimici in casa è assurdo. Che siano appartenenti allo Stato o privati è assurdo. Siamo andati dai carabinieri per fare un verbale di consegna. Loro mi hanno indicato di fare la classica denuncia e da lì sono venuti a casa e hanno fatto le foto sul posto. In tutti questi anni c'è stato modo di trovare delle cimici. Adesso abbiamo trovato degli apparati collegati alla rete elettrica».

La mamma di Denise ha aggiunto: «I carabinieri  hanno convalidato il sequestro per violazione della privacy. Questa è una cosa aberrante: trovare dopo 20 anni in casa queste cimici. Le cimici hanno un inizio e una fine di indagine. Quando scade il termine dovrebbero essere tolte e non lasciate negli ambienti privati di casa. In questi anni le abbiamo trovate anche in alcune camere. È come se qualcuno abbia violato le nostre case. Questo è gravissimo. Questi due dispositivi avevano dei codici ed entrambi avevano le due iniziali uguali l'uno dall'altro. Spero si venga a sapere la realtà di quello che è successo». 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Maggio 2024, 22:23
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