Paola Ferrari: «Non vorrei che mia figlia diventasse come Diletta Leotta. Invidiosa? Più invidiata. Berlusconi mi ferì»

La giornalista ha raccontato alcuni aneddoti della sua vita

Paola Ferrari: «Non vorrei che mia figlia diventasse come Diletta Leotta. Invidiosa? Più invidiata. Berlusconi mi ferì»

di Dajana Mrruku

Paola Ferrari ha già vissuto sette vite, come dice lei stessa, «dagli anni di Piombo all’edonismo degli Ottanta, con i concerti di Prince, locali come il Nephenta, l’arrivo delle modelle americane che portavano via i fidanzati alle milanesi» e in queste vite ha fatto tutto, dall'infanzia difficile con la mamma che, a seguito di esaurimento nervoso ha iniziato a picchiarla, al matrimonio con Marco De Benedetti dopo 4 mesi di relazione. 

Tutto condito con tanta gavetta per arrivare dove è oggi, nell'olimpo delle giornaliste televisive sportive. 

La frecciatina alle colleghe Diletta Leotta e Melissa Satta

«Ho fatto per prima quello che poi è stato imitato da altre. Sono una che vuole sempre abbattere le barriere, aver aperto la strada è un vanto. Ora mi aspetto che le colleghe conquistino altre postazioni, ma a bordo campo ci sono stata per prima io», ha detto Paola Ferrari durante la sua intervista al Corriere della Sera, per poi sferrare l'attacco a Melissa Satta e Diletta Leotta.

«Diletta? È molto brava e porta introiti pubblicitari. Però se mi chiede se vorrei che mia figlia Virginia fosse come lei, allora le rispondo di no. Oggi va di moda rivendicare la propria libertà mostrandosi senza vestiti: il tempo di Mary Quant è passato. Nobilitare il nudo con il femminismo mi pare una meschinità: una volta non volevamo sembrare belle ma brave, ora vogliono essere prima di tutto belle, è un passo indietro», mentre su Melissa Satta che nell'intervista a Belve le ha dato della rosicona, dice: «Mi è spiaciuto: quando ho commentato il suo gesto di togliersi la giacca in trasmissione, era contro le battute maschili che ne sono seguite.

Lei ha pensato che ce l’avessi con lei. Non sono invidiosa, piuttosto sono stata invidiata».

La storia d'amore con Marco De Benedetti

La storia d'amore con Marco De Benedetti che dura da quasi 30 anni è nata quasi per caso, complice l'amica in comune, Alba Parietti: «Dopo quattro mesi mi ha chiesto di sposarlo. Si è dato molto da fare per conquistarmi, aiutato anche dalla mamma Mita, che era un’amica di Alba e poi è diventata anche amica mia. Lo metteva al corrente dei pranzi ai quali partecipavo e lui passava per il caffè...Mio suocero? Non faceva il tifo per me. All’inizio pensava che fossi una delle tante, che me ne sarei andata in fretta. Quando ha capito che potevo restare non è stato molto carino, mi ha lanciato più frecciatine. Le presentazioni in casa De Benedetti sono arrivate in montagna, in una casa stupenda accolta da camerieri in guanti bianchi. Io che arrivavo da un contesto diverso ero colpita, ma quel mondo non mi ha cambiata. A Marco ho detto subito che con me si poteva scordare le cene di rappresentanza: a casa invito solo gli amici». 

Il flirt con Silvio Berlusconi

Paola Ferrari ha confessato anche un flirt avuto con Silvio Berlusconi, il suo corteggiatore più famoso: «L’ho conosciuto a 20 anni a Telemilano. È iniziata una frequentazione platonica, la sua segretaria mi aveva avvisato che stava uscendo anche con Veronica. Durante una cena nella casa di via Rovani con Montanelli, mi sfilò dai capelli il fermaglio di finta madreperla. “La mia donna non deve indossare nulla di falso”, disse. Ero ferita, decisi di non vederlo più». 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 6 Maggio 2024, 16:05
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